Il progetto Casa Mediterranea
Casa Mediterranea è stata pensata per stimolare il dialogo e l’interazione tra le persone, incarnando un concetto di ricezione che nasce da lontano. Già nel 2007 con Tasting Sardinia e nel 2014 con Longevity Journey abbiamo cominciato a organizzare viaggi esperienziali formativi altamente specializzati, ispirati ai valori dell’ospitalità e della condivisione del tempo, degli spazi, delle riflessioni.
E poiché un tema centrale della nostra proposta turistica è la longevità, per comprenderla appieno bisogna essere disposti a considerarla come un sistema nella sua interezza antropologica, nella relazione dell’uomo con un habitat complesso costituito dalla comunità e dai rapporti sociali familiari ed extrafamiliari, dalla genetica, dal cibo e dalla nutrizione. Non a caso i pilastri portanti della Casa sono i laboratori e gli approfondimenti sulla cultura culinaria, il rapporto genuino con la comunità locale e la relazione con l’ambiente.
È questo lo sfondo dei nostri progetti di viaggio nello spazio e nel tempo. La Casa è il varco attraverso il quale la cultura mediterranea entra e conduce all’interno della Sardegna, dove continua il racconto con le esperienze dei tour enogastronomici.
La Casa, così come la nostra idea di turismo, si fonda sullo scambio continuo con la comunità locale. Viviamo la nostra dimensione di ospitalità convinti che la vera ricchezza stia nell’incontro. La ricerca sui materiali, le sperimentazioni in cucina e la panificazione sono i temi che più ci stanno a cuore.
La struttura
Casa Mediterranea è più di una struttura ricettiva, è un laboratorio culturale. L’edificio è un palazzo signorile costruito nel 1952 interamente realizzato in làdiri, ovvero mattoni di terra e paglia (adobe). La sua cifra stilistica è dettata dai grandi volumi. Gli spazi sono organizzati in modo da favorire l’incontro fra gli ospiti. Il concetto di terra cruda è alla base della nostra idea di turismo sostenibile, che fa innovazione guardando al passato. In tal senso il restauro ci ha permesso di scoprire materiali nobili quali la terra e la calce, escludendo leganti cementizi e resine sintetiche. Nel retro, una grande corte ritaglia un giardino intimo, sapientemente realizzato, con piante autoctone officinali e fiori edibili.
La struttura
Casa Mediterranea è più di una struttura ricettiva, è un laboratorio culturale. L’edificio è un palazzo signorile costruito nel 1952 interamente realizzato in làdiri, ovvero mattoni di terra e paglia (adobe). La sua cifra stilistica è dettata dai grandi volumi. Gli spazi sono organizzati in modo da favorire l’incontro fra gli ospiti. Il concetto di terra cruda è alla base della nostra idea di turismo sostenibile, che fa innovazione guardando al passato. In tal senso il restauro ci ha permesso di scoprire materiali nobili quali la terra e la calce, escludendo leganti cementizi e resine sintetiche. Nel retro, una grande corte ritaglia un giardino intimo, sapientemente realizzato, con piante autoctone officinali e fiori edibili.
Nell’interpretare il restauro della casa abbiamo dovuto apprendere i temi della buona edilizia sostenibile, ritrovandoci in un mondo affascinante e ricco di significati.
Le camere e i bagni
L’armonia estetica degli ambienti non ammette distrazioni sensoriali che disturbano la coerenza della filosofia della Casa. Nelle camere, seppur lussuose, non c’è tv perché non può esserci un oggetto invadente ed esteticamente brutto in un luogo bello e accogliente. Non c’è un impianto acustico proprio per godere del silenzio, per sentire in lontananza i suoni della notte.
Ed è il nostro bellissimo orto a occupare lo spazio della piscina, simbolo di un lusso opulento che contrasta col nostro messaggio di misura e sobrietà. Alle comodità inquinanti preferiamo i profumi dell’orto e dei materiali, il cinguettio degli uccelli, la melodia del silenzio.
L’orto
Al posto di una normale piscina da sogno c’è invece l’orto biodinamico, la miniera d’oro della nostra colazione. La coltivazione dell’orto diventa, di volta in volta, esperienza pratica da condividere, spunto di riflessione e possibilità di assicurare una minima produzione interna. Per esempio ci sono i peperoni, le melanzane, i cetrioli, e poi – fra gli altri – i pomodori datterini, coltivati sotto stress idrico per esaltarne le caratteristiche zuccherine e di acidità. Vero cuore pulsante di Casa Mediterranea, l’orto scandisce l’alternarsi delle stagioni con una variante invernale e una estiva, e rappresenta la base delle nostre colazioni e delle nostre sperimentazioni in cucina. Le produzioni locali e la stagionalità sono temi ricorrenti delle nostre proposte di viaggio. prodotti del nostro orto aprono una finestra sul passato, quando i sapori erano legati a un mondo contadino piuttosto che ad un certo modernismo alimentare sbilanciato.
L’orto
L’aspetto sostenibile e salutistico è centrale: per questo motivo non proponiamo la colazione ‘italiana’, un’invenzione di marketing dell’industria dolciaria di massa che non si allinea con la tradizione alimentare nella quale crediamo.
Le colazioni
Le colazioni
La colazione di Casa Mediterranea è un percorso articolato tra dolce e salato, dove il «fatto in casa» diviene la base per raccontare una storia che ha a che fare con il nostro passato, con le nostre tradizioni. Portiamo a tavola le nostre idee legate alle stagioni, il cui risultato è un’interazione dinamica che non produce mai lo stesso racconto, sempre costruito sulle curiosità dell’ospite. Le pietanze vengono preparate con i prodotti di stagione come facevano i nostri antenati. Raccontiamo del pane caldo che cuciniamo nel forno tradizionale costruito con le nostre mani. Fra le specialità che prepariamo ci sono seadas, frittelle calde, diverse ricette a base di uova, e poi i nostri formaggi, le marmellate fatte in casa, i prodotti speciali della nostra comunità.
Cucinare per i nostri ospiti è prima di tutto un’esigenza comunicativa, il modo per spiegare chi siamo, l’arte con cui raccontiamo la storia e la cultura di questi luoghi.
Il forno
Il forno
All’angolo estremo del lungo portico coperto di canne c’è il forno in làdiri, che non è stato intonacato per mostrarne in modo didattico la trama nuda, fatta di piccoli mattoni di fango e paglia. Sfortunatamente, questa tecnica costruttiva si è interrotta cinquant’anni fa e per riuscire a recuperarla è stato necessario intervistare i muratori ultraottantenni del paese, grazie ai quali abbiamo messo insieme le conoscenze che ci hanno permesso di costruirlo secondo i canoni. Così, dopo un lungo processo di cottura e maturazione durato mesi, finalmente il nostro forno è diventato operativo. E ora è il protagonista assoluto, con la sua cottura gentile che infonde fragranza di pane in tutta la Casa.
Cosa dicono di noi
Casa Mediterranea è un polmone che vive e respira grazie alla comunità locale di cui è parte integrante, immersa nella cultura e nell’economia lagunare.
Dove siamo
Casa Mediterranea è situata nel centro storico di Nurachi, un paesino ben conservato nella penisola del Sinis, crocevia di grandi culture sin dal Neolitico e oggi l’area costiera della Sardegna meno contaminata dall’industria turistica. Questo ha fatto sì che le influenze mediterranee fenicie, cartaginesi, romane, bizantine e aragonesi entrate in quest’area nei millenni abbiano dato luogo a endemismi presenti ancora oggi. Le case, basse e dalle proporzioni armoniose, sono costruite in terra cruda. A pochi chilometri dal centro abitato si trovano sorprendenti spiagge quarzifere; poterle raggiungere attraversando una campagna non edificata, costellata da lagune incontaminate, è un privilegio. Dare la possibilità di alloggiare in un paese che ancora ha un’identità culturale ben riconoscibile è il punto di forza della nostra proposta di ospitalità.